giovedì 4 gennaio 2018

Dove sono tutti quanti?

No, non è il paradosso di Fermi né l’ennesimo tentativo di capire se siamo soli o no nell’Universo.
E’ che come al solito lungo tutto il tragitto non abbiamo incontrato nessun motociclista (fatta eccezione per due che rientravano da un fuori strada), che te lo dico a fare? Io ed Alberto, temerari ed impavidi e, scusate se mi ripeto, only the braves!

Il fido e caro Alberto, decine di migliaia di km in moto percorsi insieme in oltre un decennio di uscite, in lungo e largo dalle Marche alla Campania, dal Molise alla Toscana. Sob…(e lo so io…)

A differenza dell’anno scorso che faceva davvero freddo oggi, se non fosse stato per l’umido dovuto alla copertura nuvolosa che dal lago di Vico in poi non ci ha mai lasciato, tutto sommanto non era nemmeno freddo, con temperature anche di 12 °C nelle ore più calde!
Il giro ha ricalcato più o meno le strade di un anno fa ed anche di gennaio 2015, quasi a voler festeggiare il nuovo anno da quelle parti. Peccato che il solito ristorantino di Sarteano manco a farlo apposta era chiuso proprio oggi per motivi personali; poco male, la vicina Locanda dei Tintori ci ha ricompensato con un pranzetto gustoso assai!

Verso le 9:30 ci siamo mossi dalla Cassia per prendere subito dopo la Braccianese, trafficata in questo giorno feriale, fino a superare Vejano. Da lì attraversata la Cassia dritti verso la riserva naturale del Lago di Vico dove il sole ci abbandona definitivamente.

Con un giro ampio nei bei boschi scendiamo infine a Viterbo dove ci concediamo una prima breve sosta. Via di Cassia piuttosto monotona fino a dopo Acquapendente, ma con paesaggi gradevoli. Superato il Paglia siamo in Toscana e via sulle colline verso Radicofani, costeggiando il versante orientale della Val d’Orcia e ancora su verso Chianciano: abbiamo lisciato il bivio per Sarteano e la raggiungiamo con un giro un po’ più lungo.

Rifocillati e riscaldati, un altro pieno e si riprende la strada di casa, si fa per dire: con calma. Monte Cetona, Allerona attraverso parte del Monte Peglia e Monte Rufeno ad occidente e giù finpo ad Orvieto Scalo. Una breve sosta, un caffè e via d’autostrada fino a Roma.

Strade molto umide a tratti, ci sta, vista la stagione: si passeggia con calma e la giusta prudenza, paesaggi invernali come al solito molto belli, nuvoloni ovunque ma niente pioggia, a differenza dell’anno scorso che ci ha sorpreso copiosa e fredda da Nepi fino a Roma.
E tanto per cambiare, le strade sempre più dissestate!

La cartina non so quanto sia precisa perché, tanto per cambiare, seguivo Alberto.

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MAPPA

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