sabato 23 settembre 2017

Quasi a casaccio tra senese e grossetano

Una giornata serena, giusto un po’ di nuvolaglia sparsa all’ora di pranzo e calda quanto basta per invogliare a tornarsene su strade troppo umide d’inverno e troppo calde d’estate.

Strade? Direi spesso stradelle tanto ormai lo stato di manutenzione anche delle statali più importanti è tale che non riesci a fare cento metri senza un sobbalzo, una buchetta, una sconnessione qualsiasi. E questo non aiuta certo a godersi la strada: spesso capita che vedi una bella curva in arrivo, ti prepari ad impostarla per bene e proprio poco prima della piega zac! una bella buchetta ti scompone un minimo ma quanto basta per farti passare la voglia. Per non parlare di quelle spaccature dell’asfalto che ti aspettano proprio in piena traiettoria.

E così ormai sono almeno due o tre uscite che passeggio tranquillo concedendomi raramente qualche tecnicismo anche se, alla fine, i ritmi sono abbastanza sostenuti.

Con un obiettivo abbastanza ben delineato una volta raggiunta Orte via A1 percorriamo la notissima strada che sovrasta la valle del Tevere da Amelia fino ad Orvieto Scalo dove ci spostiamo decisamente ad Ovest sulla Cassia all’altezza di San Lorenzo Nuovo.

A nord di Acquapendente, in provincia di Siena, puntiamo verso Pienza e, ricordandoci degli ottimi hamburger di Chianina mangiati a Chianciano vista l’ora ci concediamo la deviazione.

Dopo pranzo si ripunta nord, la zona delle “crete senesi” fino ad Asciano per poi ridiscendere verso il grossetano con la bella provinciale che passa dall’Abbazia di Monte Oliveto.

Ancora più giù Montalcino, Paganico, Roccastrada, fino a ritrovarci ad oltre 200 km da Roma, poco a nord di Grosseto sull’Aurelia.

Il resto è storia di ordinaria superstrada ed autostrada.

Nulla da segnalare, tutto già molto noto. Non sono sicurissimo che la mappa ricalchi fedelmente i percorsi fatti perché in realtà ho seguito ciecamente Alberto senza far troppo caso alle direzioni.


MAPPA

Nessun commento:

Posta un commento