venerdì 22 luglio 2016

Belli e fer(i)ali

Approfittando di un mio giorno di ferie non programmato con Alberto anticipiamo ad oggi l’uscita prevista per domani. Di giorno feriale come noto, si gira meglio! Ovviamente autotreni ovunque a parte, persino sui più remoti valichi appenninici. Mi ha sempre un po’ dato da pensare come l’assenza di altre infrastrutture tra Adriatico e Tirreno costringa il trasporto su gomma ad utilizzare antiche strade quali quelle a noi motociclisti piuttosto note. Strade così contorte che rimane piuttosto complesso sorpassarli anche con una moto, in macchina poi, se te ne trovi uno davanti te lo porti per decine di km!

Più o meno sulle orme della volta scorsa, ci avventuriamo ancora una volta per un lunghissimo giro tra le alte valli del Tevere e dell’Arno, ripercorrendo più o meno al contrario parte del giro già fatto.

2016-07-22 16.18.58

Alle 8 di buon’ora a Roma Nord velocemente percorriamo il tratto di A1 fino a Bettolle e da lì con un breve tratto di superstrada siamo a Tuoro sul Trasimeno per percorrere ancora una volta la bella strada che scende verso Umbertide. Pieno e colazione presso la solita area di servizio. L’aria è frizzante, quasi settembrina e più della scorsa volta, ma sconteremo dopo pranzo il quasi freddino della mattinata e delle quote sopra i 600 metri!

Con la E45 siamo in un attimo a Città di Castello e da qui via per tornanti e curvismi vari ci arrampichiamo fino al valico lungo la bella strada di Bocca Serriola, tra Umbria e Marche pesaresi. Da quando, ormai anni fa, hanno disattivato gli autovelox che costellavano il tratto umbro, quasi uno ogni chilometro, si viaggia più sereni perché, anche qualora lo si facesse entro i limiti dei 70 km/h non è bello ritrovarsi uno di quegli oggetti sbucare dal nulla dietro una curva! A Piobbico ci ristoriamo con un’acqua tonica, ghiaccio e limone e stuzzichini.

Su per Urbania e verso l’altrettanto bella strada del valico di Bocca Trabaria, verso ovest ancora una volta in direzione di San Giustino di nuovo sulla E45. E sì, questa strada merita decisamente più ad esser percorsa verso Ovest, la salita al valico è molto più divertente che non farlo dal lato umbro.

Belli E FeraliDopo un breve consulto sul da farsi raggiungiamo rapidamente con la E45 il bivio tra Verghereto e Bagno di Romagna e da lì, con gran soddisfazione, ripercorriamo, dopo un anno per quel che mi riguarda, la bellissima strada del valico dei Mandrioli che porta nel casentinese aretino, sotto le belle cime dell’eremo di Camaldoli dove sono passato solo una volta, nel 2011! E’ un percorso affascinante, dapprima lungo i costoni rocciosi ed aspri di un ampia vallata e poi sale deciso entrando nei boschi che ti accompagnano per una decina di km senza sosta.

A Badia Prataglia, e siamo di nuovo in Toscana, una meritata sosta con spuntino a base di una gustosissima piadina pecorino e prosciutto! Il caldo inizia a farsi sentire deciso.

Vista l’ora decidiamo di evitare di salire fino al valico della Calla per poi riscendere e tiriamo dritto per Poppi dove ci aspetta un altro bel valico, l’ultimo di oggi: quello della Consuma, anche questo a me molto noto ma sempre affascinante. Oggi è stata la prima volta che l’ho percorso verso Ovest! I diversi cartelli che indicavano Vallombrosa alla nostra sinistra erano davvero invitanti…entrare nei boschi e non uscirne più fino a sera! Il caldo del fondovalle fiorentino, notissima per essere un pozzo afoso, inizia a farsi sentire davvero e soprattutto, occhio agli autovelox imboscati dei vari paesini: la Toscana è tristemente famosa per le sue macchinette mangiasoldi mascherate da strumenti di prevenzione!

Arrivati a Pontassieve, due passi da Firenze, si scende di nuovo verso Figline Valdarno e Incisa ma solo per deviare verso Ovest ancora una volta: Greve in Chianti.

La passeggiata lungo le bellissime colline chiantigiane, lungo la SR 22 tra vigneti, uliveti ed antichi casali, è davvero bella. Non passavo da qui dal lontanissimo 2008, mentre andavo a Vicenza, e dove fui castigato proprio da un autovelox di chissà quale remoto paesino chiantigiano! Bella ma da ripetere in stagioni più miti, se non fosse per la distanza da Roma. L’aria è torrida ed un minimo di refrigerio lo senti solo in movimento.

Raggiunta la periferia di Siena la camminata dal raccordo autostradale verso Bettolle ed il tratto di A1 fino a Roma è storia e noia, compresi i quasi 6 km di coda per un incidente tra autotreni che, fortunatamente per noi, abbiamo superato procedendo lentamente sulla corsia d’emergenza o tra le file di auto pressoché ferme!

Ed anche oggi abbiamo superato i 700 km quotidiani, parecchi di autostrada e superstrada vero, ma sempre qualche centinaio…in piega quanto basta! Per quest’anno credo che basti allontanarsi così da Roma.

Segnalo:

Provinciale del valico di Bocca Serriola tra Città di Castello e Piobbico.
SS 73bis Valico di Bocca Trabaria tra Urbania e San Giustino
SP 26 del valico del Carnaio tra San Piero in Bagno e Santa Sofia
SR 71 del valico dei Mandrioli tra Verghereto e Poppi
SR 70 del valico della Consuma tra Poppi e Pontassieve
SR 22 del Chianti

Di seguito trovate i link ai video girati da Alberto su questi ultimi tre percorsi.

 

 

MAPPA