domenica 21 febbraio 2016

Ricarica primaverile!

Oggi è stata davvero primavera: temperature miti, mimose rigogliose, mandorli e peschi già fioriti! Se non fosse che la pressoché totale assenza di neve anche in quota, i prati asciutti, quasi aridi e tanti altri segni ancora non siano poi così positivi.

Da queste parti, e non solo, l’inverno non s’è praticamente mai visto e di freddo vero ne ho preso solo nelle uscite in modo di dicembre e di gennaio scorsi, neanche a farlo apposta! E così, visto che a parte qualche rapido sgrullone d’acqua, l’aria mite dei giorni scorsi faceva venire una gran voglia di moto quasi al volo io ed Alberto abbiamo organizzato questa uscita domenicale: per caricarci quanto basta e magari prepararci alla prossima uscita insieme che, per vari motivi, sarà ad aprile!

La cosa bellissima di oggi è stata la luce. Abituati a passare su strade note in diverse stagioni in genere d’inverno il cielo magari un po’ bigio rende tutto ovattato e d’estate gli alberi carichi di foglie rendono ombrosi ed omogenei i passaggi nei boschi.
Ma oggi, soprattutto stamattina, un sole splendido illuminava di colori dai contrasti netti i boschi di alberi privi di foglie, i monti dai colori autunnali più che invernali e giusto in alta quota qualche macchia di neve.

Appuntamento a Valmontone per una passeggiata accompagnata da un bel sole tutto il giorno che ha reso le temperature quasi miti persino in quota. A parte i tratti ricoperti dal sale su cui occorreva porre un po’ di attenzione lo stato delle strade era ottimale per esser febbraio: asciutte al punto giusto da consentire andature divertenti in diversi tratti.

Da Valmontone raggiungiamo la Prenestina che percorriamo per un breve tratto puntando decisi a nord verso Affile e gli Altopiani di Arcinazzo. Il percorso sulla sempre bella strada di montagna ci porta rapidamente a Guarcino da dove riscendiamo per un breve tratto verso Alatri ma ripuntiamo sempre a nord perché l’obiettivo è Colleparto e l’Abbazia di Trisulti: una strada che non percorriamo da diverso tempo.

Si scende ancora verso Veroli, Santa Francesca e Sora e lì, neanche a dirlo, si decide di tornare sulla bellissima SS 666 che sale verso Forca d’Acero, percorsa in ogni senso tantissime volte, una strada davvero divertente, una vera e propria palestra per motociclisti!

Gustoso pranzetto a Forca d’Acero invasa da decine di rumorosissime perché un po’ smarmittate Vespe d’ogni epoca incontratesi lì per un raduno.

Discesa ad Opi, Villetta Barrea, Scanno via passo Godi sempre bellissimo, gole del Sagittario e su ancora verso il valico dell’Olmo a nord di Cocullo, con la splendida vista sul massiccio del Gran Sasso dove la neve era davvero scarsissima.

Un rapido passaggio in Val Giovenco, ultima sosta a Pescina e via d’autostrada fino a casa col sole ormai tramontato, anche se da poco.

Segnalo:
SR 411 degli Altopiani di Arcinazzo fino a Guarcino
SR 666 ed SR 509 da Sora fino al Valico di Forca d’Acero
SS 479 del valico di Passo Godi
SP 60 da Cocullo al valico dell’Olmo

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