mercoledì 12 agosto 2015

Un rinfresco di Ferragosto

20150812_094358Difficilmente capita durate l’anno di riuscire a fare un bis nello stesso mese ma come non approfittare del periodo di ferie? E quindi, senza un programma preciso si è organizzato oggi questo girello niente male.

Premesso che se avesse fa20150812_094415tto il caldo della volta scorsa avrei volentieri rinunciato va invece detto che il passaggio di una perturbazione nei giorni scorsi ha notevolmente abbassato le temperature ed oggi si stava veramente bene! A tratti, in quota e passando nelle zone ombrose addirittura quasi freddino!

Melfa 1




Melfa 2




Melfa 3Appuntamento a Frosinone a colazione si decide il giro. Un pezzettino di autostrada ci porta all’uscita di Pontecorvo (FR) e da lì ripercorriamo il tracciolino tra Roccasecca e Casalvieri in direzione contraria: sempre molto bello il passaggio nelle gole del Melfa! In breve siamo sulla SS 627 della Vandra, un tempo unica strada che univa la valle del Liri a quella del Volturno, la Ciociaria al Molise! Era parecchio che non ci tornavo e devo dire che le condizioni sono discrete ed è sempre una strada gradevole da percorrere, fatta eccezione per l’ultimo tratto da Scapoli fino alla SS 158 sempre un po’ disastrato.

Con la stessa statale di raggiunge rapidamente Alfedena, molto bella e divertente la salita lungo la statale dell’alta valle del Volturno: pranzetto gustoso nel solito meritevole ristorantino dove siamo addirittura stati riconosciuti pur essendo passati anni dall’ultima volta!
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Da Alfedena a Cocullo è tutto uno spettacolo, motociclisticamente parlando e non solo. La vista del lago di Barrea che appare improvvisa dall’alto, la salita a Passo Godi, la rapida e divertente discesa verso Scanno, il lago omonimo, le gole del Sagittario fino ad Anversa degli Abruzzi e poi dopo Cocullo l’orizzonte che si apre fino al massiccio del Gran Sasso ed alla Maiella! Veramente bello.

Solita divertentissima Tiburtina ma stavolta presa fin da Raiano, ovvero comprensiva del bel tratto che passa nelle gole di San Venanzio.

Dopo una sosta ristoratrice a Collarmele si organizza il rientro: hai voglia a curvare ancora. Dopo aver raggiunto rapidamente via autostrada Magliano dei Marsi la prima ipotesi, ovvero fare i Colli di Montebove e da lì raggiungere Subiaco, viene sostituita con un’alternativa ancora più gustosa.

SELFIE
Raggiungiamo Capistrello costeggiando il bordo meridionale del Fucino e da lì saliamo verso Campo Staffi attraverso la solita stradella mai percorsa in questa direzione. Perennemente apparentemente chiusa da un paio di sbarramenti che non sbarrano proprio niente. Certo che chi la percorre lo fa a suo rischio e pericolo visto che un minimo di possibilità che qualche pietrone cada sulla strada c’è. Ma da un paio di punti si gode una vista sulla piana del Fucino eccezionale e nelle giornate limpide si può persino vedere la punta del Corno Grande all’orizzonte che sbuca oltre il gruppo del Velino.

Discesa a Filettino ed Arcinazzo e da qui quasi persi nei dintorni di Fiuggi tramite una vecchia stradella raggiungiamo Anagni: Alberto va per Latina ed io per Roma. Stradella che però regala scorci di tramonti suggestivi sulla valle del Sacco.

La gomma ormai ci va da sola a cercarsi il limite Occhiolino

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Segnalo:

SS 627 delle Vandra – tra Atina ed Isernia
SS 158 dell’alta valle del Volturno – tra Isernia ed Alfedena
SS 83 Marsicana
SS 479 dei Sanniti  tra Villetta Barrea ed Anversa degli Abruzzi
SS 5 Tiburtina tra Raiano e Collarmele
SP 30 tra Capistrello e Valle Granara – solo per motivi paesaggistici

 

MAPPA

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