mercoledì 30 dicembre 2015

Lepini, Volsci, Aurunci...e chiudiamo l'anno in bellezza!






Improvvisata uscita a chiudere in bellezza un anno ricco di scorribande.


Non piove ormai (dovrei dire ahimé) da quasi due mesi ed ogni volta che andavo al lavoro pensavo a quanto sarebbe stato bello uscire di giorno feriale, col cielo azzurro e l'aria che si fa mite verso le ore centrali della giornata! 

Il cielo era azzurro oggi ma le temperature sono rimaste sempre bassine! Altro che ore calde della giornata! Lo stato delle strade ovviamente era tale da consentire, a parte brevi tratti assolati, medie comunque prudenti vista la guazzetta quasi sempre presente soprattutto, che ve lo dico a fare, nelle zone in ombra e boscose; oltre a non infrequenti zone ricoperte di brina.

Ad ogni modo è stata l’ennesima dimostrazione che, giorno feriale a parte, come direbbe il mio amico Alberto, only the braves in giro. Moto incontrate? Zero!

A distanza di poco più di un anno dall’ultima volta che passai su queste strade sono tornato a percorrere un itinerario a cavallo tra Lepini, Volsci ed Aurunci.

Partito con calma da Roma viste le temperature rigide ho passeggiato tranquillamente sull’Appia e da qui attraverso la famosa “via dei Laghi” ho raggiunto Velletri costeggiando il lago di Albano, quello di Nemi ed i piani del Vivaro, tutte zone molto note dei cosiddetti Castelli Romani.

Perso in una Velletri trafficatissima ho finalmente individuato la stradella provinciale che si enerpica fino a Rocca Massima che è già in provincia di Latina. Un borgo pressoché sperduto a quasi 800 metri di altezza che domina da un lato la valle del Sacco e dall’altra la pianura Pontina. A causa di uno sbaglio sono sceso fino a Cori e quindi di nuovo risalito su una bella strada panoramica.

Raggiunta Segni da qui l’itinerario è stato identico a quello dello scorso anno anche se ovviamente ogni volta ci sono scoperte nuove. L’attraversamento della dorsale dei Lepini è sempre molto bella, da Segni fino a Maenza.
Lungo l’Amaseno che separa gli Aurunci dagli Ausoni e fino al paese omonimo sono arrivato ad intercettare la SS 637 che congiunge Frosinone a Gaeta, qui c’è un video fatto giusto quasi un anno fa sulla stessa strada ma verso nord. Interessante il curvone, uno dei più lunghi mai percorsi, talmente lungo che sulla mappa si vede molto bene subito a sud di Lenola stessa dove ci siamo fermati al sole come lucertole gustando un panino verso la mezza per goderci così le ore più calde.
L’Appia fino a Fondi e poi Itri è la solita statale noiosa anche se va detto una gradevolissima sorpresa un tratto di circa 4 km con una bella salita piena di curve e qualche tornante che offrono quel divertimento e quella sicurezza che solo un’ampia statale sa dare.
Davvero gustosa invece la salita da Itri (bellissimo il castello) lungo la SS 82 della Valle del Liri che puntando decisa a nord arriva ad Avezzano passando da San Giovanni Incarico, Isola del Liri e Sora. Prima o poi la vorrò percorrere tutta. La strada ottimamente tenuta offre scorci verso il Tirreno all’altezza di Gaeta molto belli ed una volta in cima si apre alla vista la vasta valle del Sacco con i Monti della Meta verso sud ed i Simbruini a nord!

Essendo partito con calma ovviamente già verso le 16:00 ero ancora abbastanza lontano da Roma e, complice anche il freddino preso abbastanza, ho deciso di tagliare la parte che mi avrebbe portato ad Alatri e da lì a a Subiaco. Così passato San Giovanni Incarico ho puntato direttamente verso il casello della A1 a Ceprano e con un’oretta tra autostrada e trafficatissimo GRA ero a casa!


Bel giretto!




Segnalo:SP 79 tra Giulianello e Rocca Massima (solo per il bel panorama sulla pianura Pontina) SS 609 dei Monti Lepini tra Carpineto e Maenza SP 3 del fondovalle Amaseno SS 637 dei Volsci da Castro dei Volsci a Fondi SS 82 della Valle del Liri tra Itri e San Giovanni Incarico


Vi riciclo qui dei video girati l'anno scorso che sono tuttora validi!














sabato 12 dicembre 2015

Uniche moto in giro!


                                                                                            

A dir la verità qualche moto l’abbiamo incontrata: ma il gruppo in Valnerina era fermo quando siamo arrivati per lo spuntino di pranzo ed era ancora fermo quando siamo ripartiti; inoltre era il classico gruppo di motociclisti con le moto troppo pulite per ipotizzare che facciano delle vere e proprie uscite! I due motociclisti incrociati sulla Salaria a Monterotondo non contano perché eravamo praticamente a Roma! clip_image004
E comunque per gli oltre 300 km di giro tra strade e stradelle di moto a spasso non ne abbiamo proprio viste!

Complice quindi questo dicembre freddino ma assolato si è organizzata l’uscita mensile. La temperatura non è mai salita molto complice anche un po’ di nuvolaglia verso l’ora di pranzo ma tutto sommato ben coperti non si stava male. Come ovvio d’inverno le zone in ombra ed i passaggi in tratti boscosi sempre in campana perché la guazza è insidiosa. In alcuni tratti anche il sale sparso in abbondanza crea qualche problema.

Appuntamento sulla Cassia e da Ronciglione delle belle strade attraversano i boschi della zona del Cimino dal lago di Vico fin oltre Soriano dove ci fermiamo a scaldarci un po’. Da Soriano la discesa verso Attigliano e la valle del Tevere offre un panorama nuovo per me non avendo mai percorso queste stradelle.
Passando da Giove risaliamo rapidamente verso Amelia per entrare decisamente in Umbria verso Acquasparta e Spoleto attraverso un altopiano percorso molti anni fa, incrociando Montecastrilli e verso sud si vede bene la vallata prospiciente Narni e Sangemini.
L’idea originale era di raggiungere Nocera Umbra ma le nuvole che vanno addensandosi scure verso nord ci fanno cambiare idea e così a Spoleto saliamo sulla dorsale che porta verso la Valnerina passando da Grotti e scendendo sulla SS 685 della Valnerina che percorriamo per un breve tratto fino a Cerreto di Spoleto.
Dopo una breve sosta con gustoso panino ed altrettanto ottimo dolce, anziché passare da Norcia e Cascia su strade molto note decidiamo di fare una stradella mai percorsa prima che in 40 km ci porterà a Leonessa passando da Monteleone di Spoleto: la strada si arrampica in fretta fino ad oltre i 1000 metri di quota e si apre improvvisa verso la bella vallata del fiume Corno che da Cascia si estende fino a Leonessa. Quando percorriamo queste strade incontriamo spesso località sperdute, formate ognuna da una dozzina di casupole, quasi sempre pressoché deserte e mi chiedo spesso chi viva e di che cosa si occupi in posti come questi: Rocchetta, Roccatamburo, Ursigni. Quanti borghi come questi isolati tra monti e boschi si incontrano girando in moto.

Da Monteleone di Spoleto raggiungiamo rapidamente Leonessa e da lì attraverso la bella strada del valico omonimo la Salaria all’altezza di Posta non senza aver potuto ammirare dal valico verso est all’orizzonte i contrafforti innevati e più estremi del massiccio del Gran Sasso oltre il lago di Campotosto e un po’ più a nord il Monte Vettore.

Segnalo:
SP 470 e 471 tra Cerreto di Spoleto e Monteleone di Spoleto – solo per fini paesaggistici.
SP 38 tra Amelia ed Acquasparta
SS 418 tra Acquasparta e Spoleto
SS 395 tra Spoleto e Grotti

clip_image006

sabato 7 novembre 2015

Novembrata campagnola

20151107_08560520151107_08562120151107_085640_00120151107_09022820151107_09523920151107_17005520151107_17011020151107_170123

In linea perfetta con la cosiddetta “estate di San Martino” oggi il sole l’ha fatta da padrone regalandoci una splendida giornata, mite e soleggiata. Dopo tutto è un paio di settimane che nel centro Italia le temperature diurne sono sopra le medie, talmente sopra che siamo a novembre e la sera nei campi si possono sentire ancora i grilli frinire, le lucertole sono ancora in giro belle cariche e la maggioranza degli alberi è ancora carico di foglie. E la visibilità era fantastica regalandoci scorci estesi per decine di chilometri all’orizzonte, soprattutto tra il grossetano ed il senese.

Soltanto dopo il tramonto lungo i circa 120 km di Aurelia ed A12 che da Montalto di Castro ci hanno ricondotto a Roma le temperature e l’umidità ci hanno ricordato che siamo a fine autunno!

La meta era la zona intorno all’Amiata, la Val d’Orcia e la Tuscia della valle del Fiora ma, come si dice, ce la siamo presa comodamente ampia. Appuntamento di buon ora sulla Cassia e via di Braccianese fino al lago omonimo e dopo una breve sosta per colazione (che mi ha regalato pesantezza di stomaco e nausea finché una Schweppes non ha iniziato a spurgare!) si punta diretti verso Orte Scalo tagliando verso Civita Castellana passando da Trevignano fino ad incrociare la Cassia a sud di Sutri e poi verso Nepi.

Da Orte Scalo la salita ad Amelia e da qui verso Guardea sulla provinciale che domina la valle del Tevere è sempre molto bella così come la SS 71 “Umbro-Casentinese” che da Orvieto sale a Ficulle e Città della Pieve fino a Chiusi ed oltre (arriva fino a Bagno di Romagna attraverso il valico dei Mandrioli).

Verso le 13 cerchiamo di mangiare a Sarteano dov’eravamo stati nel 2012 fa con Barnaba ma troviamo la caratteristica trattoria chiusa per ferie e così si punta verso Chianciano, dove dopo non poche difficoltà (la pizzeria dove ci fermammo nel lontanissimo 2009, anche allora col trio compatto, s’è trasformata in un ristorante) troviamo una rosticceria che ci prepara un ottimo super panino con chianina e condimenti vari!

Dopo pranzo, e ancora tanta strada da fare, ci mettiamo a zonzo quasi alla cieca, più o meno improvvisando una discesa a sud costeggiando il versante occidentale del Monte Amiata, dai colori autunnali tra faggeti e castagneti, e non ci siamo fatti mancare proprio nulla, nemmeno qualche km di strada bianca che ci ha portato a passare accanto ad un borgo medievale nascosto tra gli alberi e paesaggi ricchi di calanchi tipici di quelle terre. E così giù per Monticchiello, Santa Fiora e gli impianti geotermici dell’Enel, Arcidosso e ancora Saturnia e Manciano. A Saturnia immancabili i bagnanti in accappatoio appena usciti dalle acque calde del torrente termale.

Sul ponte sul Fiora si decide per avvicinarci verso l’Aurelia anziché la Cassia e probabilmente avremo allungato di una trentina di km: percorriamo gli ultimi tratti di provinciale deserta sull’altopiano tra Manciano e Canino che è quasi buio ed il cielo ad ovest ci regala nuvole striate di rosso intenso. A Montalto è buio: un ultimo pieno, un ristoro e via di Aurelia ed autostrada verso Roma.

Segnalo:
SS 205 tra Amelia ed Orte Scalo
SS 71 tra Orvieto Scalo e Chiusi Scalo

MAPPA

domenica 18 ottobre 2015

Rossa o blu mi piaci tu!

Campo Felice 2
In questi ultimi 10 anni, da quando ho cioè ho ripreso a bighellonare in moto gaudium magnum è accaduto assai raramente di aver saltato un mese senza uscita. Ma lo scorso settembre non sono uscito, vuoi per le precedenti tre uscite agostane, vuoi per stanchezza ma soprattutto perché il fido amico Alberto stava aspettando la sua nuova cavalcatura!

2015-10-18 10.21.45E così oggi, con la nuova Yamaha “Tracer” ritirata appena qualche giorno fa, si organizza al volo nonostante il meteo ballerino, tanto per cambiare. E tra il rosso-grigio scuro della mia ed il blu-grigio chiaro della sua facevano proprio una bella coppia!2015-10-18 11.33.27

Vista la giornata nuvolosa alquanto e qualche impegno si organizza un appuntamento con calma per le 10:30 alla solita stazione di servizio sulla A24. Ci godiamo le ore calde s’era detto e si rientra non tardi. E invece è andata che di tepore ne abbiamo sentito davvero poco, giornata decisamente dicembrina, ma nonostante questo si era a casa che era quasi buio, complice anche la nuvolaglia scura: per fortuna niente acqua a parte qualche gocciolina sulla Flaminia.

Uscita classica a Vicovaro, Tiburtina fino ad Arsoli e via su per i Colli di Montebove con Alberto che ovviamente deve prenderci ancora la mano ma che devo dire se la cavava egregiamente nonostante le grandi novità date da una ciclistica ed un motore completamente diverse dalla KTM!

Rapida discesa a Tagliacozzo e poi da Magliano dei Marsi con un pezzetto di autostrada fino a Tornimparte: il mese scorso in macchina avevo notato che la strada dal casello fino al bivio per Lucoli era stata completamente riasfaltata. Assolutamente da fare prima che l’inverno rovini quel bel manto scuro!

Campo Felice è veramente un posto magico! Oggi poi con faggi ed aceri rossi! Che spettacolo!

2015-10-18 12.39.54

Discesa a Lucoli e poi verso la SS 17 direzione Antrodoco. Pranzetto gustoso dalle parti di Sassa e via su per la Sella di Corno. Decidiamo di arrivare oltre Rieti, a Contigliano, per poi passare il valico verso Cottanello e rientrare a Roma dalla Sabina, lungo la via Flaminia.

La strada da Cottanello a Magliano Sabino non l’avevo mai percorsa: molto gustosa e ricca di scorci interessanti. La Flaminia fino a Roma, con sosta caffè a Sassacci, è storia nota.

Bella giornata insomma, goduta in particolare vista la lunga pausa.

               2015-10-18 12.40.452015-10-18 12.40.512015-10-18 12.41.42    2015-10-18 12.42.00                                            Campo Felice
Niente da segnalare. Tutti percorsi molto noti.

 

 

 

 

sabato 29 agosto 2015

Non c’è due senza..due e mezzo!



Prima volta in 10 anni che esco ben tre volte in un mese, il massimo che ricordi, e abbastanza di rado, è pari a due volte. Due e mezzo sarebbe meglio come recita il titolo visto che per vari motivi una parte del giro è stata tagliata: quella che prevedeva il passaggio attraverso il Parco Nazionale d’Abruzzo e poi su da Forca d’Acero verso Sora (e ancora, fosse stato per me, Guarcino e Arcinazzo!).

LICINESE 1 LICINESE 2 LICINESE 3 SELLA DI CORNO 1

Comunque sia è stato un buon giro. Strazio iniziale di raccordo fino alla A24 ed uscita a Vicovaro. Solita Licinese con solita colazione ad Orvinio e poi passeggiata di Salaria fino ad Antrodoco. Valico di Sella di Corno sulla SS17 e finalmente torno sulla salita della SS 80 fino al Valico delle Capannelle con il terreno asciutto e gomme in ottime condizioni, tutt’altra cosa che non la volta scorsa! Altro ritorno dopo oltre un anno quello a Campo Imperatore. L’anno scorso con Alberto venivamo da Castel Del Monte. Peccato che oggi non ero propriamente in forma e la tecnica della pedana non l’ho usata quasi per niente impostando male e percorrendo peggio parecchie curve. La SS 17bis di Campo Imperatore, come potrete leggere più oltre, va percorsa per lo più con calma, godendosi i bellissimi scorci che offre ed oggi la visibilità era davvero notevole nonostante il gran caldo. Da lassù siamo scesi a Castel Del Monte deviando poi verso Popoli sulla bella strada del fondovalle del Tirino. Un pezzetto di Tiburtina e via verso Raiano e la splendida strada che da lì porta fino a Collarmele, come fatto con Alberto nell’uscita precedente a questa! A quel punto Paolo era cotto e così autostrada fino a casa ed alle 17:35 la moto era di nuovo in garage!

I motivi della riduzione del giro rispetto alle previsioni.
 
Primo motivo oggi come me presente ancora una volta Paolo con la sua supersportiva decisamente impegnativa: come ho sempre pensato questo tipo di moto non è assolutamente adatto alla guida turistica anche se di indole sportiva quando capita e soprattutto è terribilmente stancante nei tratti in discesa per le sollecitazioni che i polsi subiscono per la postura. Ho avuto occasione a volte di guidare moto del genere e dopo pochi km già rimpiangevo la comodità delle stradali! Certo che ci ho messo del mio costringendolo suo malgrado ad affrontare tratti non proprio comodi per una moto del genere! Per sua stessa ammissione non è moto che ti consente di reggerla per più di 300 km tutto compreso, e con con questo limite intorno a Roma non è che si vada molto lontano!

Altro motivo probabilmente il caldo: sembrava aver rinfrescato ed invece oggi è stata una giornata molto calda ed anche se fortunatamente in quota l’aria era mitigata il ritorno in autostrada è stato abbastanza patito complice anche il fatto che erano ancora le 16:30.

Oggi incidente in diretta. Un tipo si è spalmato per terra proprio davanti a Paolo fma ma fortunatamente sembra, senza conseguenze gravi anche grazie al tempestivo intervento dell’eliambulanza dell’Ospedale de L’Aquila. La mia opinione è che se l’è andata a cercare: un paio di km prima sono stato sorpassato da tre tipi che andavano a cannone sulla SS 17bis di Campo Imperatore, strada decisamente non adatta a questo tipo di prodezze da incoscienti! Infatti il tipo all’uscita di una curva anche abbastanza larga ma percorsa in gran velocità ha preso in pieno una chiazza di escrementi di vacca, che su quella strada abbondano, ha slittato finendo sul terrapieno a lato della strada. Dopo aver percorso una decina di metri in salita schivando persino un palo è ricaduto verso il basso cercando di tenere la moto per riguadagnare la strada ed invece un paio di buche sull’erba lo hanno letteralmente sbalzato di sella e miracolosamente la moto non gli è rovinata addosso. Gli è andata più che bene, va detto!

Segnalo:
SP Licinese dalla via Tiburtina passando per Licenza, Percile, Orvinio e fino al bivio per la Salaria dopo Poggio Moiano
SS 80 da Arischia fino al Valico delle Capannelle
SS 17bis, per l’aspetto paesaggistico notevole, tra la SS 80 e Fonte Cerreto e da qui fino a Castel del Monte
SS 5 tra Raiano e Castelvecchio Subequo nelle Gole di San Venanzio e più oltre attraverso il valico di Forca Caruso fino a Collarmele

Vecchi video ancora validissimi visualizzabili qui.

 

MAPPA

mercoledì 12 agosto 2015

Un rinfresco di Ferragosto

20150812_094358Difficilmente capita durate l’anno di riuscire a fare un bis nello stesso mese ma come non approfittare del periodo di ferie? E quindi, senza un programma preciso si è organizzato oggi questo girello niente male.

Premesso che se avesse fa20150812_094415tto il caldo della volta scorsa avrei volentieri rinunciato va invece detto che il passaggio di una perturbazione nei giorni scorsi ha notevolmente abbassato le temperature ed oggi si stava veramente bene! A tratti, in quota e passando nelle zone ombrose addirittura quasi freddino!

Melfa 1




Melfa 2




Melfa 3Appuntamento a Frosinone a colazione si decide il giro. Un pezzettino di autostrada ci porta all’uscita di Pontecorvo (FR) e da lì ripercorriamo il tracciolino tra Roccasecca e Casalvieri in direzione contraria: sempre molto bello il passaggio nelle gole del Melfa! In breve siamo sulla SS 627 della Vandra, un tempo unica strada che univa la valle del Liri a quella del Volturno, la Ciociaria al Molise! Era parecchio che non ci tornavo e devo dire che le condizioni sono discrete ed è sempre una strada gradevole da percorrere, fatta eccezione per l’ultimo tratto da Scapoli fino alla SS 158 sempre un po’ disastrato.

Con la stessa statale di raggiunge rapidamente Alfedena, molto bella e divertente la salita lungo la statale dell’alta valle del Volturno: pranzetto gustoso nel solito meritevole ristorantino dove siamo addirittura stati riconosciuti pur essendo passati anni dall’ultima volta!
20150812_18203220150812_18203920150812_18212720150812_18213420150812_18223920150812_182616

Da Alfedena a Cocullo è tutto uno spettacolo, motociclisticamente parlando e non solo. La vista del lago di Barrea che appare improvvisa dall’alto, la salita a Passo Godi, la rapida e divertente discesa verso Scanno, il lago omonimo, le gole del Sagittario fino ad Anversa degli Abruzzi e poi dopo Cocullo l’orizzonte che si apre fino al massiccio del Gran Sasso ed alla Maiella! Veramente bello.

Solita divertentissima Tiburtina ma stavolta presa fin da Raiano, ovvero comprensiva del bel tratto che passa nelle gole di San Venanzio.

Dopo una sosta ristoratrice a Collarmele si organizza il rientro: hai voglia a curvare ancora. Dopo aver raggiunto rapidamente via autostrada Magliano dei Marsi la prima ipotesi, ovvero fare i Colli di Montebove e da lì raggiungere Subiaco, viene sostituita con un’alternativa ancora più gustosa.

SELFIE
Raggiungiamo Capistrello costeggiando il bordo meridionale del Fucino e da lì saliamo verso Campo Staffi attraverso la solita stradella mai percorsa in questa direzione. Perennemente apparentemente chiusa da un paio di sbarramenti che non sbarrano proprio niente. Certo che chi la percorre lo fa a suo rischio e pericolo visto che un minimo di possibilità che qualche pietrone cada sulla strada c’è. Ma da un paio di punti si gode una vista sulla piana del Fucino eccezionale e nelle giornate limpide si può persino vedere la punta del Corno Grande all’orizzonte che sbuca oltre il gruppo del Velino.

Discesa a Filettino ed Arcinazzo e da qui quasi persi nei dintorni di Fiuggi tramite una vecchia stradella raggiungiamo Anagni: Alberto va per Latina ed io per Roma. Stradella che però regala scorci di tramonti suggestivi sulla valle del Sacco.

La gomma ormai ci va da sola a cercarsi il limite Occhiolino

20150812_095118
Segnalo:

SS 627 delle Vandra – tra Atina ed Isernia
SS 158 dell’alta valle del Volturno – tra Isernia ed Alfedena
SS 83 Marsicana
SS 479 dei Sanniti  tra Villetta Barrea ed Anversa degli Abruzzi
SS 5 Tiburtina tra Raiano e Collarmele
SP 30 tra Capistrello e Valle Granara – solo per motivi paesaggistici

 

MAPPA

sabato 1 agosto 2015

1 agosto, girarrosto!

2015-08-01 11.20.23
Ammazza che callo ahò…diremmo a Roma. E così è stato, direi peggio della volta scorsa. Soltanto a tratti rari momenti di frescura, faceva molto caldo persino sull’Altopiano delle Rocche dove notoriamente è sempre abbastanza fresco.

Ad ogni modo è stato comunque un bel giro e nonostante una certa voglia di dare forfait verso l’ora di pranzo l’idea di beccarsi un paio d’ore d’autostrada col sole a picco mi ha convinto a perseverare e resistere! E così giro completato con finale improvvisato.

Pochi km di A24 da bollino nero (soprattutto per via delle centinaia di automobilisti improvvisati che rallentano di colpo prima di tutor o gallerie creando accodamenti inutili!) a Vicovaro usciamo per percorrere la notissima Licinese verso Orvinio, così, tanto per scaldare le gomme. Con la Salaria siamo in breve a Rieti e da lì saliamo al Terminillo dopo parecchio tempo: sempre bella e veloce la salita ma occhio! Non fate come quella dozzina di sprovveduti motociclisti che arrivano a cannone fin dentro il bosco di Pian dei Valli…fermati TUTTI dai Carabinieri. Noi passiamo infatti indenni vista l’andatura da passeggiata tenuta in quel tratto che comunque va goduto con calma. Sempre bellissimo il passaggio al valico che merita una sosta!

2015-08-01 11.23.12Scesi verso Leonessa nonostante gli avvisi di blocco per frana (la strada era comunque transitabile) scendiamo rapidi verso Leonessa e la Salaria attraverso il bel valico omonimo e poi ancora su per Montereale. Stavolta facciamo il giro largo passando per il paese perché la scorciatoia l’ultima volta m’era piaciuta poco!

Il caldo inizia a farsi sentire dopo la breve frescura del Terminillo, anche nei tratti all’ombra. Ogni tanto qualche refolo fresco ma niente di che. Dopo Montereale decidiamo di tagliare la salita/discesa/salita della SS17 bis verso Campo Imperatore anche perché c’è il rischio di trovare la strada chiusa come lo era un paio di mesi fa.

Attraversiamo L’Aquila immersa in un aria torrida: è sempre un cantiere a cielo aperto e tristemente constatiamo la desolazione che ancora regna nella zona limitrofa a via Venti Settembre, a ridosso del centro storico.

2015-08-01 11.22.43Sempre bella la salita all’Altopiano delle Rocche. Ieri dopo tantissimo tempo siamo passati dalla via breve che sbuca a Rocca di Cambio. Breve sosta per un pranzetto veloce a Rocca di Mezzo e dopo aver confermato che il giro va concluso (anche perché Alberto avrebbe comunque dovuto trovarsi in direzione Latina) si scende per la bella strada che va verso Secinaro e la Tiburtina, fatta almeno una decina di volte, così come altrettante la sempre bellissima Tiburtina del valico di Forca Caruso, tra l’altro appena asfaltata!

Un pieno ed una bevanda fresca a Pescina e via di valico verso Pescasseroli. Senza sosta o quasi fino a Forca d’Acero e dopo esserci informati sulla transitabilità Casalvieri-Roccasecca dalla mia amica Nadia decidiamo di scendere verso San Donato Val Comino e da lì proprio a Casalvieri. Un saluto, due chiacchiere in simpatia e attraverso la bellissima stradella che costeggia la valle del Melfa in breve tagliamo la dorsale appenninica e ci ritroviamo nella valle del Liri. Ancora parecchie curve per Alberto ed autostrada per me!

Segnalo:

SP Licinese da Vicovaro verso Percile ed Orvinio
SS4 bis del Terminillo tra Vazia e Pian dei Valli
SR 471 tra Leonessa e Montereale, soprattutto la parte fino a Posta meglio se percorsa verso E
SS 684 da L’Aquila a Rocca di Cambio (o la sua variante per Terranera)
SS 5 tra Castelvecchio Subequo e Collarmele
SS 83 tra Pescina e Pescasseroli
SR 509 tra Forca d’Acero ed il bivio per Campoli Appennino
SP verso Campoli Appennino
SP 7 – per motivi paesaggistici tra Casalvieri e Roccasecca (valle del Melfa)

Ancora una volta Google Maps non consente di condividere la mappa e quindi vi allego schermata con relativo link!

20150801-MAPPA 

sabato 11 luglio 2015

Super biker–12 ore sulla moto

 

E infine l’ho fatto e sicuramente, con calma, sarà da rifare. Esattamente tre anni fa, ma allora fu molto più facile perché partivo da Firenze dove avevo lasciato la moto per un guasto. Mi sono mosso da Roma per raggiungere quelle belle strade che ho avuto modo di conoscere, prime fra tutte la bellissima salita che da Rocca San Casciano (FC) sale al valico del Muraglione o quella che da Stia va su verso la Romagna attraverso il valico della Calla!

Ancora una volta, essendo da solo, le mie soste si sono ridotte al minimo, la più lunga delle quali una mezzora abbondante a pranzo: decisamente ero e resto un iron biker!

Sveglia alle 6 e verso le 7:15 ero già in autostrada, direzione Arezzo. Nonostante il caldo torrido di questi giorni oggi l’afa era assente e devo dire che ho sentito davvero caldo solo dopo le 14 ed a fondo valle, in quota si stava sempre bene ed anzi, per tutta la mattina a tratti decisamente fresco! L’abbigliamento estivo in autostrada ha avuto bisogno del rinforzino a corredo della giacca (moderna evoluzione dei giornali!). Come noto basta poco in moto anche d’estate per sentire freddo!

MAPPASiccome oggi le mappe incorporate di Google fanno i capricci ecco qui un’immagine della mappa con relativo link!

Ad Arezzo ricca colazione, pieno, e si parte. Mi ero incuriosito studiando il giro ed ho voluto percorrere una provinciale che da Arezzo sale costeggiando ad Est la valle dell’Arno che in quel punto risale verso Firenze dopo aver invertito direzione in quel curioso giro che fa questo fiume, che prima scende per un bel pezzo a sud e poi ripunta a nord per poi deviare ad ovest verso il Tirreno!

La strada è tortuosissima, seguendo le curve di livello dei colli ed anche se piuttosto malmessa è stata divertente ed ottima per scaldare le gomme. Passaggio per Vallombrosa sconosciuta, davvero un bel posto, su monti completamente ricoperti da pinete fittissime, col sottobosco pressoché assente ed il terreno ricoperto da un tappeto di aghi caduti, quel tipo di pino praticamente privo di foglie fin quasi in cima, in competizione continua con gli altri alberi per la ricerca della luce!20150711_102251

Da Diacceto su e poi giù attraverso il valico della Consuma, che, dovrò ricordarlo, merita molto di più in direzione contraria.
Da Stia su per la Calla: sempre bellissima la salita di 14 km verso il valico, immersa nel fitto di una foresta ed anche questa, forse varrà la pena ripercorrerla al contrario visto che il versante forlivese non lo ricordavo così bello da percorrersi in moto: oggi in discesa ma la prossima sarà in salita come non accade credo dal 2008 al ritorno dal raduno di Vicenza!

La strada che avrebbe dovuto riportarmi verso San Godenzo era interrotta per frana e così ho dovuto proseguire verso Santa Sofia e stavo giusto chiedendomi come avrei dovuto variare il mio giro quando un cartello mi indica Premilcuore, paesino lungo la bella valle del Rabbi, e così mi avvio verso questa strada sconosciuta che si è rivelata molto bella anche se stretta ed a volte sconnessa. Capisco ora perché il bosco a valle di questa strada per almeno una decina di km era chiuso da recinti: è un area paesaggistica protetta ed ospita un orto botanico immenso. Era un po’ che avrei voluto fermarmi, sarebbe ora, e decido di farlo proprio a Premilcuore dove una conduttrice simpaticissima mi ha preparato una gustosa piadina!

In pochi km sono a Rocca San Casciano e da qui è pu20150711_143310ro spettacolo. La statale 67 del valico del Muraglione (che sul valico divide per davvero la strada in due) da Forlì a Firenze (e se è per questo va da Ravenna a Pisa) è bellissima, al valico come ieri, sabato, è normale trovare decine di motociclisti fermi dopo la salita, qualunque sia la direzione che si prende: io la preferisco verso Firenze.

Discesa  rapida a Dicomano, un pieno e via, valico di Croce a Mori verso Stia di nuovo, e poi già a Bibbiena ed ancora su e giù per il valico della Spino come un paio di mesi fa quando andai ad inaugurare la gomma nuova!

A Dicomano ho trovato per ben due volte un passaggio a livello chiuso e la seconda volta è rimasto tale per 5 interminabili minuto, sotto il sole…mi stavo sciogliendo. Salvo scoprire che avrei potuto evitarlo con una strada a monte della ferrovia che si sarebbe ricongiunta con la mia: e metteteli due cartelli no?!20150711_143548

Dopo una sosta ristoratrice a Pieve Santo Stefano avrei voluto allungare ancora verso Mercatello sul Metauro e tornare da Apecchio, attraverso i bei passi di Bocca Serriola e Bocca Trabaria, ripercorrendoli al contrario dell’ultima recente volta. In realtà stavo iniziando a farlo e ci ho messo un paio di km per capire che stavo imboccando la strada del valico di Viamaggio…decisamente sbagliata!

Ma non tanto la stanchezza quando il caldo che a fondo valle mi ha messo alla prova mi hanno fatto desistere. Con pazienza ed una media abbastanza più alta dei limiti della E45 (…) in un paio d’ore ero a casa, sulla pallostrada caldissima!

20150711_165234Oggi mi sono applicato moltissimo nello spingere sulle pedane ad ogni curva e devo dire che il risultato atteso è arrivato puntuale, sapendo che posso fare di meglio! Più passava il tempo e più vedevo il bordo della gomma posteriore avvicinarsi alla zona di contatto ed alla fine del giro la posteriore era pulita fino a circa mezzo centimetro dal bordo e l’anteriore ottimamente usata! Confermo comunque le ottime qualità delle M7!

Segnalo:

SP1-SP17 tra Arezzo e Vallombrosa attraverso Castiglion Fibocchi e Reggello. Soprattutto per i bei paesaggi.
SP del valico della Consuma tra Diacceto e Stia.
SS 310 del Valico della Calla.
SP che dalla SS310, a nord di Campigna, sale verso Premilcuore.
SP del valico di Centoforche, tra San Zeno e Rocca San Casciano
SS 67 tra Rocca San Casciano e Dicomano
SP del valico di Croce ai Mori tra Dicomano e Stia
SP del valico dello Spino tra Bibbiena e Pieve Santo Stefano

Vecchi video sempre attuali