mercoledì 30 aprile 2014

Passeggiata

Sfidando la nuvolaglia incombente ed approfittando di qualche ora libera mi sono concesso oggi questa breve passeggiata. Credo di aver battuto il mio record al negativo: poco più di 150 km, tanto per scaldare il motore, caricare la batteria e per inaugurare gomme (sono tornato alle Metzeler Sportec M5) e pasticche freni anteriori nuove: sia le prime che queste ultime divenute ormai indispensabili.

Continua l’esperimento di tagliare foto dalle viste Streetview di Google Maps per illustrare il colpo d’occhio che si gode percorrendo le strade. Direi che il risultato non è affatto male.

E così tanto per gradire Braccianese, giro del lago di Bracciano, la sempre bella strada da Manziana a Tolfa e poi ad Allumiere. Giù per Civitavecchia con deviazione verso nord lungo il vecchissimo tracciato della Claudia Braccianese, molto panoramico.

Mi sarebbe piaciuto risalire da Sasso o da Santa Severa di nuovo verso Tolfa ma la nuvolaglia s’era addensata ancora di più ed ogni tanto cadeva anche qualche goccia. E così via di Aurelia con calma verso casa.

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domenica 6 aprile 2014

La stagione del siliquastro

 

 

A_SILIQUASTRO

In questo periodo dell’anno è in piena fioritura il siliquastro (detto “albero di Giuda” che grazie ad Alberto ora so che è detto così perché fa un sacco di fiori ma non frutti). I suoi fiori viola ci hanno accompagnato per buona parte del tragitto visto che è un albero piuttosto comune in Appennino. Ed è un albero che a me piace molto!

Gran bella giornata come sempre: assolata tranne un po’ di nuvolaglia in quota, calda quanto basta tranne minime di una decina di gradi ma solo intorno ai 1500 metri. E poi, memore della volta scorsa mi sono coperto ed ho fatto bene!

Grande compagnia con Alberto ma che lo dico a fare? Infine non ci siamo fatti mancare un po’ di suspence finale.

Che dovevo cambiare le gomme lo sapevo ma non avrei mai immaginato di percorrere gli ultimi 70 km fino a casa con la posteriore che in un tratto di almeno 50 cm aveva la tela esposta!!! Sul ritorno infatti, appena entrati in A1 a Ferentino mi vedo sorpassare da Alberto pochi km dopo che fa cenno di fermarsi all’area di servizio La Macchia. Sulle prima pensavo che avesse lui qualche noia ed invece una volta fermi mi dice che aveva visto qualcosa di strano sulla mia gomma posteriore. E ti credo! La strisciata bianca intermittente che vedeva non era qualcosa appiccicato ma la tela esposta! 20140406_184134

Questa è la foto fatta a pochi km da casa e come vedete l’acciaio della trama della tela brilla al sole! Altro che burn out! Fortunatamente la situazione non era così grave come m’era sembrato all’inizio e, confortato dalle parole di Alberto a cui è già successo, guidando piano e soprattutto senza brusche accelerazioni sono riuscito ad arrivare a casa.

A parte questo tutto benissimo. Belle strade, quasi tutte note ma quelle per noi nuove ci hanno offerto scorci inattesi. Il tratto alto della provinciale tra Orvinio e Vallinfreda ricorda un alpeggio alpino se non fosse per la vegetazione!

Appuntamento alle 10 alla solita rotonda di Passo Corese per la Ternana ce ne andiamo verso nord con l’obiettivo di tornare verso la Tiburtina con un ampio giro da Montopoli in Sabina verso Poggio Moiano e poi giù di Licinese fino ad Orvinio.

Come intermezzo un vero e proprio ingorgo in pieno stile cittadino sul tratto di provinciale all’altezza di Frasso Sabino dovuto alla ressa di indigeni diretti alla fiera agricola. Immaginate una strada stretta con auto parcheggiate, incroci trafficati, pedoni a piedi lungo la strada. Nonostante la moto abbiamo impiegato quasi 20 minuti a percorrere sì e no 5 km!

Da Arsoli la solita nota salita ai Colli di Montebove lungo la vecchia Tiburtina è stata davvero divertente. L’avevo fatta con la GSR come prima uscita e devo dire che invece oggi mi sono divertito davvero!

Pausa pranzo al sole a Tagliacozzo e dopo aver tagliato con l’autostrada il tratto noiosissimo di Tiburtina tra Scurcola Marsicana e Pescina decidiamo di abbandonare l’idea di fare Forca Caruso e poi da lì salire sull’altopiano delle Rocche a causa di nuvoloni neri verso nord che promettevano temporali sicuri. E così da Pescina con un pieno ai serbatoi ed un caffè ci inoltriamo per la val Giovenco, saliamo al valico dell’Olmo e poi giù per Cocullo, Anversa degli Abruzzi e le gole del Sagittario. La sosta al laghetto color topazio (o zaffiro come piace ad Alberto!) è obbligatoria!

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Altra breve sosta a Passo Godi dove Alberto fa un giretto con la mia moto ed ho modo di apprezzare il bel sound degli scarichi Yoshimura.

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E poi via verso Forca d’Acero che ci regala ancora qualche scorcio di bosco innevato in quota. Rapidissima discesa di 666 verso Sora ed il resto è veloce ancorché noiosa superstrada ed A1. Tela esposta a parte!

KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERANota zoologica: col senno di poi scopro che Villetta Barrea è il regno dei cervi. Ma non al punto di vedersene parati davanti una coppia, un maschio ed una femmina, non appena entrati in paese! Talmente abituati alla presenza umana che indifferenti a tutto e tutti si sono messi a brucare l’erba di un praticello tra una casa e l’altra!

Gran bella giornata! Alla prossima!

PS) nonostante i tentativi ho confermato che non potrò mai guidare la bella moto di Alberto. Troppo alta!


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