lunedì 6 gennaio 2014

Buon anno!

Una immediata constatazione paradossale: se continua così tempo un paio d’anni e dovremo dire addio alle nostre uscite in moto. Salvo rare eccezioni lo stato delle statali, provinciali e peggio ancora le strade minori è disastroso, saranno gli effetti della ormai cronica mancanza di fondi da parte di regioni, province e comuni. Buche, dissesti, crepe e dislivelli nell’asfalto spesso di pessima qualità pieno di pietrisco. Ho fatto caso che il tratto di Flaminia percorso la scorsa estate con Alberto che allora era dissestato al punto di mettere a repentaglio il controllo della moto oggi era ancora nello stesso stato, anzi con le buche ora più profonde e piene d’acqua.

Comunque sia cercando di rispettare la tradizione ed approfittando della bella giornata dopo quasi una settimana di pioggia è stato organizzato al volo questo giretto mattutino visti gli impegni pomeridiani di tutti. Il trio riunito dopo mesi così se n’è andato a spasso nel ternano, più o meno ovviamente e per me sarà forse la seconda volta in cui alle 14 ero già a casa!

Temperature intorno ai 4 gradi in prima mattinata ma decisamente gradevoli verso mezzogiorno (circa 15 gradi). Tanta guazza ovviamente.

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Appuntamento mattiniero, 8:30, e dopo qualche chiacchiera e gli auguri di Buon Anno via di Tiberina oltre Fiano Romano e costeggiando l’A1 da sotto lungo la valle del Tevere. Verso Nazzano una strada minore ci riporta ad ovest attraverso Sant’Oreste sulla Flaminia dove la sosta al bar di Sassacci è quasi un rito. Ancora a nord verso Narni per poi puntare subito dopo verso Amelia. Ma stavolta anziché passare per la solita strada fatte tante volte verso Guardea e Baschi si punta ancora a nord verso Todi passando dalle belle campagne degli altopiani tra Montecastrilli e la E45 con la vista che spazia fino ai monti della Val Nerina ad Est. Da Todi giù verso il lago di Corbara e si torna, dopo parecchio tempo, sulla bella strada che costeggia il lago verso Orvieto, peccato per la guazza insidiosa sulle curve in ombra. Poco prima del bivio per Orvieto è ora di tornare a sud lungo la strada che passa ancora lungo il Tevere fino ad Attigliano. Un pezzetto di A1 ed alle 14 sono a casa.

Oggi sembra abbia trovato la giusta regolazione dell’ammortizzatore di sterzo. In marcia la maggiore rigidità dell’avantreno permette un controllo migliore del mezzo anche se sulle curve più strette occorre spingere un po’ di più. Per fortuna fuori città le manovre sono davvero rare perché la rigidità ne penalizza ovviamente la maneggevolezza ma basta allentare un paio di giri il cursore e si torna al comfort del manubrio “cittadino” molto leggero.

La qualità di questo video è pessima…ma per me vale il ricordo.

Ancora una bella giornata a scoprire il gusto dell’andare “per andare” in moto e con la soddisfazione che anche col sole d’inverno di moto oltre le nostre sulle strade non ne vediamo proprio!


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