sabato 18 maggio 2013

Colpi di fortuna girellando per l’Abruzzo

Dopo tanto aver atteso e tanta voglia di moto oggi finalmente sole e e temperatura ideale intorno ai 25 gradi nelle ore più calde: giusto due gocce di pioggia mentre si prendeva un caffè a San Sebastiano sulla strada che Ortona de’ Marsi sale verso il valico di Bisegna. Ed ovviamente tanti, ma neanche troppi, motociclisti in giro visto che in pratica questo è il primo sabato assolato dopo mesi di piogge persistenti. Personalmente non accadeva non so da quanto di far passare due mesi tra un’uscita e l’altra e saltando completamente il mesi di aprile.

I due colpi di fortuna?

Il primo dopo aver scattato qualche he fotografia dalle tra Rocca di Cambio e Rocca di Mezzo Alberto dimentica la macchinetta fotografica poggiata sul portapacchi della sua moto, riparte, percorre qualche km, accosta di colpo ricordandosene e l’oggetto era ancora lì: fortunatamente non era caduto!

Il secondo episodio è stato davvero strano e della serie non si finisce mai di stupirsi…accaduto proprio durante la suddetta pausa caffè a San Sebastiano. La sosta, strategicamente voluta per capire se i goccioloni stavano aumentando ed a questo punto provvidenziale mi ha fatto scoprire che lo scarico era completamente staccato dal telaio perché i due perni che tengono la pedana passeggero che fa anche da supporto allo scarico mancavano! Anche se praticamente impossibile perderne uno che ciò accada a due lo è del tutto tenendo conto che sono perni con tanto di ferma filetto! E quindi l’unica spiegazione possibile è che durante la sosta al ristorante di Castelvecchio qualcuno abbia tentato di fregarmi lo scarico, dopo tutto un LeoVince Titanium come nuovo può far gola! A pranzo nello stesso locale c’era infatti un nutrito gruppo di motociclisti pescaresi a giudicare dall’accento e fuori ricordo d’aver notato una Z750 della stessa serie della mia.

Fortunatamente il supporto del collettore robusto ed il peso ridotto dello scarico hanno evitato il peggio: ha infatti retto per quasi 50 km. A questo punto abbiamo svitato i perni della pedana sinistra mettendola nel bauletto per poi fissare quella destra e risolto in pochi minuti.

P1120796-CAMPO FELICE

Ma la fortuna più grande la gran bella giornata, l’ottima compagnia di sempre e le strade abruzzesi sempre belle da percorrere in moto e con i soliti scorci di paesaggi appaganti. Oggi poi il verde fresco dei prati e dei boschi di primavera rendeva tutto più vivido.

Oggi ho iniziato a prendere decisamente confidenza con la moto con questa uscita su strade asciutte e gomme calde. Non riesco ancora a dosare bene il gas e decidere la marcia giusta e soprattutto, abituato con i rapporti corti che aveva la Suzuki, sbaglio spesso marcia entrando con una troppo alta e perdendo potenza sia in freno motore che in uscita col risultato che oggi ho fatto due o tre dritti da paura (ma senza pericolo!) neanche fossi un principiante alle prime curve e solo e sempre sulle curve strette a destra o sui tornanti. Le curve a destra: il mio handycapp. Altra cosa che dovrà maturare col tempo è l’abitudine allo stacco secco in chiusura e apertura del gas ai bassi regimi dovuta all’iniezione elettronica. Sembra un bicilindrico!

I tubi in treccia? Ora sì che stacca e frena come piace a me, morbida e decisa!

Ci siamo infine divertiti a tracciare qualche percorso con l’applicazione Pirelli Diablo per Android. Simpatica davvero! Risultati? Stendiamo un velo per oggi…ma va bene così!

PaperArtist_2013-05-18_12-30-41Grande giornata con un itinerario su strade notissime ma sempre molto belle da ripercorrere. Un brevissimo tratto di A24 fino a Vicovaro per poi avvicinarsi a L’Aquila prendendosela molto comoda fino a Magliano de’ Marsi. Sempre bello il giro verso Campo Felice. La salita contorta fino a Rocca di Cambio e la valle a nord del Sirente. La Tiburtina da Castelvecchio Subequo fino al valico di Forca Caruso stimolante e divertente, la val Giovenco, il valico di Bisegna sempre una bella variante al Passo del Diavolo per Pescasseroli e dopo tanti anni ho ripercorso la salita a Forca d’Acero da nord verso sud. Splendida conclusione la SS 666 fino a Sora col veloce tratto finale.

 

PS) che grande pena passare per via XX Settembre a L’Aquila e constatarne l’abbandono


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