domenica 31 luglio 2011

Dal Sannio alla Marsica (700 km)

Non torno dalle parti del Matese da diversi anni e così oggi ho programmato di ripercorrere le strade che ricordo con piacere. Peccato che invece le ho trovate, per lo meno fino alla superstrada che conduce ad Isernia, in pessimo stato e tra l’altro quella che avrei voluto percorrere fino a Campitello Matese era indicata come chiusa per frana (…) e non ho voluto indagare.

Comunque con la scusa di partire da Telese (BN) ne approfitto per salutare una cugina e degli zii che ci vivono. Dopo una ricca chiacchierata fin quasi alle 11 mi muovo finalmente da Telese in direzione per la SP 10 fino a Cerreto Sannita e la SP 12 fino a Cusano Mutri in provincia di Benevento. Le strade sono terribilmente malmesse come predetto e non riesco ad azzeccare neanche una curva in scioltezza a causa delle disconnessioni e degli avvallamenti. Mi armo di pazienza e rallento cercando di godermi il paesaggio compresa una deviazione per la vecchia provinciale ad evitare la galleria che impedisce la vista delle gole del Titerno.

La SP 89 mi conduce in discesa fino a Guardiagregia. Mi sono ricordato soltanto dopo che qui c’è un ponte alto oltre 100 metri sulla forra del Quirino, un lungo canyon di oltre 3 km scavato nel calcare della montagna!

La SS 17 mi porta velocemente ad Isernia da dove attacco il valico del Macerone e quello di Rionero Sannitico che non faccio da un bel pezzo e che sono su una strada che in questo tratto ha dei passaggi molto divertenti e tecnici come ad esempio una serie di due o tre tornanti non tanto stretti sulla destra seguiti dopo un breve rettilineo da un bel curvone a sinistra, quasi un cavatappi.

Ho voglia di tornare a Pescasseroli, in pieno Parco Nazionale d’Abruzzo e così da Alfedena imbocco la SS 83 che offre subito un bel passaggio fino a Villetta Barrea ed il panorama sul lago omonimo è sempre molto bello, sembra quasi un lago alpino. Sempre sulla 83 da fondo valle del Sangro raggiungo Pescasseroli.

Proseguendo verso nord qui c’è sempre l’indecisione: valico del Passo del Diavolo sulla SS 83 o valico di Bisegna sulla provinciale un po’ più ad est? Scelgo la seconda, più lunga e divertente anche se più stretta: i paesaggi di questa zona del parco sono bellissimi. Da Ortona de’ Marsi sono in Val Giovenco e da Pescina mi faccio tutta la statale fino a raggiungere la vecchia SS 5 Tiburtina per concludere in bellezza la giornata con il valico del Colle di Montebove al tramonto.

Il resto è storia nota di A24 fino a Roma.

 


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sabato 9 luglio 2011

L’Abruzzo da sud-est a nord-ovest. 550 torridi km

Con le previsioni meteo che annunciano un gran caldo decido di andare a cercare un po’ di fresco: a parte quello sopra i 1000 m non ne troverò molto anche se di buon ora sono già all’uscita di Cocullo della A25.

Deciso a fare il periplo del cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo tra la dorsale di Scanno e la gola del Sagittario da una parte e la valle di Pescasseroli ed i Monti della Meta dall’altra da Cocullo scendo subito sulla bella SS 479 delle gole del Sagittario e del Passo Godi. La salita fino a Scanno è sempre una sorpresa continua ed il paesaggio offerto dalle acque blu del lago è splendido.

Salendo verso Passo Godi oltre Scanno l’aria rinfresca per fortuna e la vista che offre l’altopiano è sempre molto bella; scendo rapidamente verso Villetta Barrea e prendo la SS 83 per Pescasseroli da dove rapidamente risalgo verso il Fucino e la Val Giovenco attraverso il Passo del Diavolo. A chiudere il giro mi dirigo di nuovo verso Cocullo attraverso il valico dell’Olmo sulla provinciale della montagna attraversata dalla lunga galleria della A25 sotto di me ma devio deciso verso nord verso Goriano Sicoli non prima di aver guardato da lontano la profonda incisione che segna a valle l’ingresso alle Gole del Sagittario ad Anversa degli Abruzzi.

Una parte della SS 5 a nord di Forca Caruso mi porta verso Castelvecchio Subequo ma prima di proseguire sulla SS 261 Aternina sono determinato a farmi un andata/ritorno per e da Raiano ad attraversare tutte le Gole di San Venanzio in entrambe le direzioni: troppo divertente quel tratto di strada!

Mi sto rendendo conto di quante volte ho fatto le stesse strade, in tutte le stagioni, e sempre senza annoiarmi!

Non mi pare d’aver mai fatto la SS 261 e comunque non verso nord: è interessante e paesaggisticamente molto bella con i contrafforti orientali del Sirente da un lato e verso nord le propaggini meridionali del massiccio del Gran Sasso.

Poco prima de l’Aquila punto decisamente verso Pananica e da lì ad Assergi: sono deciso a fare il tratto nord della SS 17 bis da est ad ovest. E’ una strada che amo particolarmente con i suoi passaggi ad alta quota e con la vista continua verso nord delle cime più alte: la seconda parte è inoltre migliore come larghezza e qualità dell’asfalto della prima più ad est.

Al bivio con la SS 80 devio a sud: mi aspetta la bellissima discesa verso Arischia dal Valico delle Capannelle da percorrere sciolto, tutto in freno motore a velocità costante. Molto divertente.

E’ ora di avviarsi verso casa ma me la prendo comoda. Anziché tornare verso l’ingresso de l’Aquila Ovest scendo a sud verso Tornimparte perché il tratto finale della salita fino al casello offre ancora qualche bella curvetta.

A24 fino a Roma.


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Quarta solitaria. 550 km torridi. Da sud-est a nord-ovest d'Abruzzo
9 luglio 2011
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