sabato 24 settembre 2011

Tante curve in pochi km (350!) ma tutti ottimi

P1090155Un giretto improvvisato quasi all’ultimo minuto a godere l’ultimo caldo di stagione.

Una passeggiata tranquilla dalla bassa Sabina ai Tiburtini mi porta a scoprire subito una prospettiva di Tivoli sconosciuta finora, dalla parte della cascata di Villa Gregoriana! Peccato che quando si gira con qualcun altro non sempre si ha il tempo di fermarsi per fare una foto come mi capita sistematicamente quando esco da solo dove molto spesso accosto e scatto…quasi al volo.

Dalla Tiburtina ci inoltriamo sulla bella e divertente SS 314 Licinese fino alla SS4 Salaria all’altezza di Poggio Moiano. Da lì in poi è una passeggiata rilassata (strada ben frequentata da autovelox e pattuglie!) fino a Posta pronti ad imboccare la bellissima e divertente salita verso Leonessa sulla SS 471. Ma pochi km dopo, vista anche l’ora, decido di fermarmi al ristorante “La tana del lupo” dove diversi anni fa in occasione di un raduno dell’ormai estinto gruppo di motobikers.net era organizzato il pranzo.

C’è un bel sole tiepido e mangiare all’aperto è davvero gustoso.

Dopo pranzo si prosegue oltre Leonessa sulla SS 521 che ho scoperto qualche mese fa dopo averla adocchiata sulle carte. In breve siamo a Piediluco e da lì a Terni ed alla SS 309 della Valnerina che lasciamo a Castel San Felice (sbagliando strada) per imboccare una stradella stretta e ripidissima che in un attimo ci porta sulla SS 395 del valico di Grotti, sopra la galleria Spoleto-Cascia. Salita e discesa verso Spoleto e poi via di Flaminia fino a Roma, senza evitare di godere appieno del bellissimo tratto di questa statale fino a Terni con quelle belle ed ampie curve invitanti dove, non lo nego, cerco di dimostrare la mia (?) perizia!


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venerdì 2 settembre 2011

Quattro passi…anzi otto! Tra Toscana e Romagna (830 km)

Questa è la mia settima solitaria del 2011 a dimostrazione essenzialmente di due cose. Primo che se c’è qualcuno che impegni permettendo esce sempre volentieri è Alberto, Barnaba ormai ce lo siamo giocato? E secondo che tutto sommato sto bene con me stesso e le uscite in solitaria anche se non ti consentono di condividere le emozioni con qualcuno, meglio se un amico, sono quelle che preferisco. Vado dove mi pare, con i tempi che mi pare, e soprattutto faccio tutte le soste per foto che voglio!

Questa poi era davvero difficile da organizzare con qualcuno. La sognavo da parecchio. Farmi tutti quei valichi che dalle province di Firenze ed Arezzo entrano ed escono da quella di Forlì. Passi letti, raccontati ed ascoltati da altri motociclisti: Consuma, Muraglione, Spino e tanti altri. Qualcosa avevo fatto nel lontano ottobre 2008 in una due giorni in moto piuttosto memorabile.

E così con un giorno di ferie per farlo di giorno feriale ed una partenza più che mattutina alle 9 ero già ad Incisa, sull’A1, pronto ad affrontare le prime curve che mi avrebbero accompagnato fino a sera.

Raggiunta Pontassieve attacco subito con il bel valico della Consuma sulla SP 70 che mi porta fin quasi a Poppi; ancora verso nord-ovest sul valico di Croce a Mori della SS 67 che devia bruscamente a nord-est verso il famoso valico del Muraglione e siamo ora in provincia di Forlì, quasi 50 km di curve e paesaggi bellissimi. A Rocca San Casciano scendo verso sud, verso Santa Sofia da dove punterò ancora in alto verso il valico della Calla: mi fermo a mangiare una ricca piadina ed a ritemprarmi un po’ in un localino nel bellissimo bosco di Campigna dove regnano incontrastati il frassino ed il leccio.

A Stia sono più o meno dov’ero stamattina, a cavallo tra le province di Firenze ed Arezzo e da lì risalgo ancora verso l’alto, verso l’eremo di Camaldoli sulla SP 72. La strada è discreta e dopo l’eremo diventa addirittura bianca per diversi km ma il paesaggio merita completamente il passaggio da quelle parti. Una breve sosta nell’eremo per osservare la vita monastica e la curiosa fotografia del monaco che ha addestrato una volpe! Lungo la strada bianca si aprono scorci verso la Romagna fin quasi all’Adriatico! Che meraviglia!

Ridisceso a Badia Prataglia, un bel paesino nella faggeta, prendo la SS 71 verso Bibbiena ma solo per raggiungere la deviazione per Pieve Santo Stefano su e giù per il valico dello Spino da Chiusi della Verna che avevo già fatto ma in direzione opposta.

Mi sono fatto quasi 500 km di autostrada e superstrada per andare e tornare da questi posti per poi farmi circa 300 km di curve. Sarò scemo?

A Pieve Santo Stefano salgo sulla E45 che mi porterà ad Orte e da lì di A1 fino a Roma. Che giornata!


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Settima solitaria. Quattro passi...anzi otto tra Toscana e Romagna (830 km)
2 settembre 2011
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