domenica 12 giugno 2011

Le operose Marche

A seguito di una trasferta lavorativa in quel di Fabriano (AN) m’è venuta voglia di tornare su strade marchigiane e così mi sono organizzato questo lungo giro cercando anche nuovi itinerari. Da Roma diventa lunga a causa delle trasferte che tra autostrada e superstrada occorrono per raggiungere un punto di partenza che sia degno di questo nome.

Ad ogni modo partendo di buon ora ho raggiunto di buon ora Perugia -via A1 ed E45- e da lì ho iniziato l’ingresso nelle Marche attraverso la bella SS 318 di Valfabbrica che, cantieri a parte, offre dei bei passaggi nella parte intermedia tra Valfabbrica e Casacastalda.

Da qui in breve tempo perché la strada diventa ampia e veloce si raggiunge Gubbio che attraverso una bella provinciale ricongiunge alla Flaminia all’altezza di Pontericcioli (si evita così forse uno dei tratti più belli della SS 3, da Scheggia fino a Pontericcioli ma oggi ho voluto evitarlo perché mi è parecchio noto).

Raggiunto Cantiano sul fondovalle della vecchia Flaminia ho puntato decisamente a nord-ovest deciso a salire fin sul monte Petrano che spesso dalla Flaminia osservavo incuriosito a causa della profonda incisione che presenta sul versante meridionale: la strada che sale in cima al monte dall’abitato di Palcano è una stradella sconnessa ma asfaltata ed offre begli scorci soprattutto sul versante nord occidentale del gruppo Catria-Acuto, occhio a non sbagliare da Il Borgo puntando a nord su una stradina che dopo un paio di km diventa una carrereccia impraticabile.

La vista dalla cima del Petrano è molto bella, fino alla strettoia delle Gole del Furlo e sulla pianura sottostante; la discesa a Caglia è arricchita da parecchie decine di tornanti molto stretti, neanche fosse lo Stelvio!

Da Cagli sulla Flaminia ho puntato diretto alle Gole del Furlo, sempre molto belle da attraversare e da godersi ad andatura lenta, per chi non ci è mai stato suggerisco delle soste ad ammirare il paesaggio circostante.

Torno indietro dal rapido tunnel che impedisce la vista delle gole e faccio una deviazione inerpicandomi verso Fermignano e Urbino e dalla bella strada della valle del Metauro (che verso ovest diventa quella di Bocca Trabaria) raggiungo la Flaminia all’altezza di Fossombrone da dove punto a sud verso Pergola su una bella provinciale ottimamente curata.

Mi piacerebbe salire sul Monte Catria (ogni volta che sono da queste parti non ci riesco!) ma come tante altre volte devo rinunciare sia perché comincia ad essere tardi ma soprattutto perché sulla cima di addensano nuvoloni neri che non promettono nulla di buono: non pioverà, almeno non subito!

Decido così di spostarmi verso Fabriano e le Gole della Rossa sotto il monte Frasassi che da’ il nome alle famose grotte e da lì inizio a puntare verso sud per tornare con un gran bel giro panoramico sulle famose colline marchigiane che da Cupramontana attraverso Apiro e Cingoli mi portano a San Severino Marche sulla SS 502.

A San Severino decido di ripassare dalla SS 361 Septempedana che attraversa una bella valle che ad ovest di Pioraco e Fiuminata stringe decisamente nella discesa verso Nocera Umbra. Peccato che tutto questo tratto l’ho fatto quasi tutto sotto un bell’acquazzone che a San Severino mi ha addirittura costretto ad indossare la tuta per la pioggia!

A Nocera ritrovo la notissima Flaminia e da qui a casa, tranne il bel tratto del valico della Somma tra Spoleto e Terni, è solo noia da super-autostrada…le famose pallostrade dei motociclisti.


Visualizzazione ingrandita della mappa

Breve video nella gola del Furlo e della Rossa

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