giovedì 19 agosto 2010

Dall’Umbria all’Abruzzo (700 km)

Ancora uno dei miei giretti tipicamente estivi. Giornate lunghe, giri lunghi.

Raggiungo rapidamente Terni e da lì la mia intenzione è godermi ancora una volta la Flaminia nel tratto che va fino a Spoleto, soprattutto quello iniziale del valico della Somma: curve regolari ed ampie su asfalto ottimamente ben curato.

Poco prima di Spoleto decido per curiosità di salire a Monteluco, un budello cieco fino in cima tutto nel bosco. Niente di che.

Una volta a Spoleto sarebbe stata mia intenzione salire per il valico che scende in Val Nerina e invece sbagliano mi ritrovo su una provinciale che risale la valle del Menotre. Quasi perso la risalgo verso nord dove dopo circa 20 km incrocio un’altra provinciale e dei cartelli che mi indicano tra i tanti luoghi anche Cascia. Svolto e riscendo verso sud fino ad incrociare la Val Nerina all’altezza di Cerreto di Spoleto e proseguo sulla stessa strada per Cascia: niente male perché dalla sommità di un piccolo valico ho potuto ammirare il gruppo del Terminillo e del Monte Giano da nord.

Da Cascia tutta la SS 471, sempre molto bella, mi porta a Leonessa, attraverso la Salaria al valico di Posta e risalgo verso Montereale, sotto il lago di Campotosto. E’ ora di puntare a sud verso l’Aquila che raggiungo sulla notissima SS 280 sempre molto bella nel tratto iniziale in discesa.

Stavolta voglio fare il giro della SS 17 bis al contrario, ovvero partendo da Barisciano e poi su verso Castel del Monte. I paesaggi che si presentano percorrendo questa splendida strada sono sempre molto belli. Va percorsa con calma, lentamente anche perché la sua larghezza non consente medie superiori ai 60-70 km/h ed è piacevole godere della vista.

Risceso ad Arischia decido di risalire verso l’Altopiano delle Rocche anche qui al contrario di una delle ultime volte in cui ci sono stato, ovvero da nord sulla SS 696, molto intrigante e con una piccola deviazione verso l’abitato di Terranera da cui si gode una vista splendida della valle aquilana e del gruppo della Maiella verso sud-est.

Arrivato all’altezza di Rovere, quasi a casaccio, devio a sinistra verso Secinaro. La strada dopo appena un chilometro, al Valico della Forcella posto a 1400 m inizia a scendere rapidamente verso valle sul versante settentrionale del gruppo del Sirente fino ai sottostanti prati omonimi. Da questa parte questa montagna è davvero molto bella con i contrafforti rocciosi che scendono rapidamente verso valle.

Arrivato a Castelvecchio Subequo nella valle dell’Aterno la scelta per tornare a casa è quasi obbligatorio: mitica SS 5 verso il valico di Forca Caruso, la piana del parco eolico di Collarmele e giù verso l’autostrada.

A25/24 a casa.


Visualizzazione ingrandita della mappa