domenica 12 luglio 2009

Una passeggiatina da 500 km tra Lazio, Umbria e Marche

Organizziamo per tempo questa bella girata su strade a me note ed in qualche caso meno note ad Alberto e Barnaba. Oggi per esempio mi dicono d’esser tornati volentieri sul Terminillo dopo un bel pezzo. Inoltre hanno anche molto apprezzato la SS 81 tra Ascoli Piceno e Teramo e l’altrettanto divertentissima SS 80 tra Teramo e l’Aquila, due percorsi davvero motociclisticamente molto divertenti anche se occorre prestare attenzione alle pattuglie munite di autovelox che spesso si imboscano dietro muretti o gallerie!

Dalle foto potrete vedere l’abbigliamento tecnico estivo di Barnaba e di Alberto: giubbetto in cordura, guanti tecnici, casco integrale ovviamente, stivali da moto e…pinocchietti in cotone leggero. A quando le infradito?!? Sono rimasto basito.

La SS 4 Salaria ci accompagna velocemente a Rieti. Certo che il passaggio in salita dopo Osteria Nuova e la successiva lunga discesa fino a Rieti su questa ampia ed ottimamente tenuta statale sono sempre divertenti anche se a rischio multa perché ci vuole davvero poco a superare i 90 km/h di limite!

Oltrepassato il nucleo industriale di Rieti la salita al Monte Terminillo è divertentissima con i suoi passaggi nel bosco ed i tornanti che rapidamente portano fino a Pian de’ Valli. Da lì in poi con calma si godono i paesaggi che portano in cima al valico di Leonessa: la sosta al rifugio del CAI almeno per un caffè è quasi obbligatoria. Non dimenticherò mai l’emozione del maggio 2007 quando trovammo la strada contornata da muri di neve alti quasi 2 metri e dovemmo tornare indietro perché il valico era ancora chiuso!

La strada che dal valico scende verso Leonessa è sempre in stato pessimo con pietrisco e buchette…ma è almeno asfaltata, basta andar piano: non ci sono impianti da quella parte ed è pochissimo battuta, così l’amministrazione provinciale scarseggia in manutenzione.

DSCN6055Da Leonessa puntiamo a nord sulla SS 471 verso Cascia e Norcia che passa in uno stretto fondovalle con la strada che nel tratto centrale attraversa delle gole rocciose scavate dal fiume Corno. Da Norcia saliamo sulla vecchia strada del valico di Forca Canapine senza però raggiungerlo perché la nostra meta è la piana di Castelluccio di Norcia. Una lunghissima galleria di fondo valle ha sostituito questa bellissima strada ma ovviamente, un motociclista affronta curve e tornanti e non la galleria!

La piana di Castelluccio è sempre spettacolare a vedersi, in ogni stagione.

Da lì saliamo verso il valico di Forca di Cerro, sotto il monte Vettore, quarta cima dell’Appennino dopo Corno Grande, Amaro e Sirente: ricordo l’emozione un paio d’anni fa, sempre con loro, nel vederlo quasi completamente innevato anche se da un punto diverso. Il nostro obiettivo è raggiungere di nuovo la Salaria all’altezza di Arquata del Tronto da dove proseguiremo verso Ascoli Piceno.

Passate le gole del Tronto ci fermiamo a mangiare qualcosa nel bar di una stazione di servizio, per fortuna non fa molto caldo.

La SS 81 da Ascoli a Teramo l’avevo fatta un paio d’anni fa con Andrea. Bellissima. Se non fosse per i centri abitati che ogni tanto costringono a rallentare sarebbero decine di km davvero divertenti! Per non parlare del naturale proseguimento di questo circuito sulla SS 80 verso l’Aquila da dove, sarebbe meta pressoché obbligata la salita agli altopiani di Pietracamela da dove si gode una vista sul Corno Grande dal versante opposto del massiccio del Gran Sasso; anche se la cosa richiede un’andata e ritorno sullo stesso breve tratto di strada che non ha sbocchi. Ma stavolta glielo evito anche se il sottoscritto ne aveva voglia.

Raggiunta l’Aquila si inizia a pensare di tornare indietro e quale miglior passaggio per concludere con un altro bel po’ di curve se non salire sugli Altopiani delle Rocche dalla bella SS 696? E quindi Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Rovere, Ovindoli e giù a Magliano de’ Marsi.

A24/25 e via a casa. Grande giornata!

 


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