sabato 21 giugno 2008

Il supplizio del solstizio

Doveva essere una bella giornata di moto e diciamo che fino alle 14 circa lo è stata…ma poi a Spoleto ho dovuto dare forfait rientrando rapidamente a Roma dopo aver aperto l’apribile dell’abbigliamento e se non fosse che non sapevo dove metterlo il giubbetto di pelle me lo sarei proprio tolto!!!

Sarà stato il troppo caldo, l’abbigliamento errato (giubbetto di pelle!), l’aver guidato la moto di Barnaba col calore del motore così vicino al corpo o forse meglio ancora…le lenticchie di Castelluccio ma ad un certo punto proprio non ce l’ho fatta ed ho rinunciato a tornare a Roma passando da Acquasparta, Todi e Orvieto visto che Barnaba era diretto a casa dei suoi a San Lorenzo Nuovo.

Comunque sia la prima parte è stata come sempre divertente anche se su strade note.

Con la Salaria abbiamo raggiunto rapidamente Rieti e da lì, come ho fatto altre volte in altra compagnia, siamo saliti fin su al valico di Leonessa sul Monte Terminillo: la strada è molto bella, ricca di bei passaggi almeno fino a Pian dei Valli. Il tratto a scendere verso Leonessa è da godersi per viste e paesaggi che offre, non certo per lo stato della strada.

Da Leonessa la bella SS 471 porta a Cascia e poi a Norcia su un bel fondo valle a volte stretto ed infossato tra rocce e da Norcia la salita verso il valico di Forca Canapine è quasi obbligata con una discesa nel bellissimo altopiano di Castelluccio di Norcia.

Siamo andati in cerca delle sorgenti del Nera, senza risultato tranne quello di sbagliare strada e trovarci ad un certo punto al termine dell’asfalto ed all’inizio di una sterrata!

Lungo la strada che costeggia il monte Sibilla nei Sibillini (ma va?) siamo arrivati a Visso e da lì la SS 209 della Val Nerina verso Spoleto che una volta tanto è stato piacevole percorrere da nord a sud. All’altezza di Piedipaterno sulla SS 209 tempo fa ho scoperto, consultando prima le mappe, una bella strada la SS 395 che attraverso il valico di Forca di Cerro porta a Spoleto evitando, da ottimo motociclista, la galleria che taglia tutto e buona notte!

A Spoleto come ho anticipato la botta di caldo è esplosa tutta insieme. Siamo rimasti fermi quasi un’ora al fresco di un bar scolandoci quasi due litri di liquidi a testa…

Ma di andare in moto dopo la voglia era a terra e così di buona lena visto che comunque ero ancora un bel pezzo lontano da casa mi sono rimesso in marcia sulla Flaminia, attraverso il valico della Somma, fino a Terni e poi Orte.

A1 ed a casa.

 

 

 


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