lunedì 28 gennaio 2008

50 anni ben portati…sulla neve ed in moto!

E’ lunedì e mi sono preso un giorno di ferie. E’ una splendida giornata di sole, neanche fredda pur essendo questi i famosi giorni della merla…i più freddi dell’anno dice la cultura contadina. Ho deciso di passare questo mio importante compleanno, sono 50! oggi, da solo con i miei pensieri e con la mia moto.

L’aria è tersa e limpida e parto di buon ora da Roma per respirare quella delle montagne che tanto mi piacciono, da vedere e…da guidare! Ma non mi sono fatto un itinerario preciso: vedrò quel che accade man mano che viaggio.

Con l’A24/25 raggiungo rapidamente Magliano de’ Marsi da dove già un innevato Velino sotto un cielo azzurro limpido mi accoglie. Mi dirigo verso il lago del Salto con la strada che scorre a fondo valle e decido di salire verso gli altopiani di Rascino: ci sono stato altre volte. La strada che dall’abitato di Santa Lucia si arrampica e risale decisa verso l’alto e dopo pochi passaggi lascio alle mie spalle la valle del Salto e di fronte a me ho questi bei paesaggi. In pochi km la strada si affaccia sulla valle aquilana e di fronte a me in lontananza svetta il massiccio del Gran Sasso, innevato anche se non tantissimo; alla mia destra il gruppo di Monte Magnolia sopra Campo Felice.

DSC04334Ridiscendo rapidamente verso Tornimparte da dove muovo verso nord, verso l’Aquila. La mia speranza è salire il più in alto possibile, a cercare paesaggi innevati finché la strada me lo consenta. So già che da Assergi sarà inutile tentare di salire perché in genere in questo periodo dell’anno l’ANAS o la Forestale chiudono gli accessi con delle sbarre. E così muovo verso Santo Stefano di Sessanio, talmente deserto in questo periodo dell’anno che riesco ad entrare con la moto fin dentro una delle piazzette interne: per fortuna c’è un alimentari-bar aperto e mi fermo a mangiare qualcosa.

Dopo di che la sorpresa è grande nel trovare aperta la sbarra della stradina che porta dritti ai piani sotto campo imperatore. Mi informo con un locale e decido di iniziare a salire. E più salgo più la neve intorno a me aumenta finché, improvvisamente, dietro una curva, si apre un paesaggio spettacolare con la piana completamente innevata e sullo sfondo le cime che orlano questo bellissimo altopiano tra viste di roccia e neve.

E vado avanti, con estrema cautela, su questa strada asciutta ma completamente circondata da muri di neve a volte altri un paio di metri. L’aria è quasi tiepida visti i tempi, sarà che sono ben coperto. Sono solo e solo più tardi capirò d’aver rischiato che il vento spargesse della neve sulla strada impedendomi di rientrare…se non a piedi! Ma va bene così, l’emozione è troppa.

Mi metto a filmare col telefonino i passaggi ed al bivio verso Fonte Vedica la strada è ancora pulita salvo interrompersi bruscamente dopo un paio di km…si vedono ormai solo le paline. E lì trovo qualcuno: un paio di ragazzi che sta facendosi tirare con l’aquilone tavola ai piedi ed una coppia che fa fotografie.

Parcheggio la moto e non mi sembra vero. Resto una buona mezzora a godermi lo spettacolo per poi riprendere la strada verso valle quando già il sole è sufficientemente basso da tingere di tinte rosate la neve e la Maiella sullo sfondo.

Ridiscendo verso Castel del Monte e poi sulla SS 17.

A24 fino a casa. Che regalo di compleanno fantastico mi sono fatto!

A sera moglie e figlie mi aspettavano con una festa a sorpresa ed un’ottima torta!

 

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venerdì 18 gennaio 2008

Il giorno della nebbia

Mai guidato in moto con la nebbia? Io sì, qualche volta come oggi. E’ una sensazione poco piacevole perché a differenza della macchina che ha quel metro di limpido prima del parabrezza in moto si è completamente avvolti nella nebbia. Muovendosi poi le gocce condensano sulla visiera del casco creando una barriera opaca e per chi porta gli occhiali come me alzare la visiera non serve dacché la condensa si ha sulle lenti!

Comunque oggi tutto si pensava tranne che di trovare questo nebbione umbro.

Mi sono associato ad un gruppo di amici di Alberto e si è organizzata questa giratina invernale di tutto rispetto. Niente di che ma sempre moto è.

Con la  SS 313 Tiberina raggiungiamo l’alta Sabina e svalichiamo verso Rieti passando da Contigliano: peccato non aver avuto modo di fermarsi per una foto perché la piana di Rieti è completamente immersa nella nebbia. Da lì muoviamo verso nord sulla SS 79 verso Terni. Il nostro primo obiettivo è la bella SS 209 della Valnerina. Arrivati all’altezza di Cerreto di Spoleto è già ora di rifocillarci e decidiamo per una sosta a base di porchetta locale riscaldati da un pallido sole. L’aria è comunque gradevole.

Tornando verso l’Umbria li faccio passare dal valico di Forca di Cerro che riporta verso Spoleto passando quella che adesso è la galleria che dalla Flaminia conduce rapidamente in Valnerina da Spoleto. Nessuno di loro conosceva quest’itinerario salvo il sottoscritto ed hanno gradito molto.

Da Spoleto ad Acquasparta e poi a Todi la nebbia si infittisce ed all’altezza di quest’ultimo paese è davvero notevole. Per fortuna una volta ridiscesi verso Orvieto la piana del lago di Corbara ne è priva. Risaliamo infine verso Bagnoregio: si tornerà a Roma passando da Montefiascone e poi dalla Cassia.

DSC04165Inconveniente tecnico ad uno del gruppo a cui si rompe la batteria del Ducati 900 preceduta da una gran puzza di uova marce per l’acido che stava perdendo. Per sua fortuna un ricambista di Vetralla è aperto nonostante sia sabato pomeriggio e così acquistata la nuova batteria e montata si riparte.

E’ ormai buio da un pezzo. La Cassia è trafficata tanto per cambiare ma con calma si torna a casa.

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