sabato 16 febbraio 2008

Il giorno della tramontana ed il lago gelato

Pretendere caldo a metà febbraio è certamente troppo ma oggi abbiamo provato un freddo davvero intenso soprattutto quando ci siamo trovati al lago di Campotosto, a 1400 metri di altezza.

Incontratici al cassamortaro di buon’ora nonostante il clima per sfruttare le poche ore di luce la prima sosta dopo aver percorso l’agevole Salaria è stata ad Antrodoco dove un cappuccino caldo ci ha rimesso in sesto.

Quel che più ci ha infastidito soprattutto all’inizio era un fortissimo vento di tramontana che a tratti era tale da scomporre la traiettoria della moto e quando una raffica di vento ti coglie in piega su un tornante credetemi, non è affatto piacevole.

Da Antrodoco attraverso la SS 17 ed il valico del Corno abbiamo raggiunto la periferia est de L’Aquila e da lì la decisione di salire sulla SS 80 verso il valico delle Capannelle è stata facile: questa strada è sempre davvero molto bella da percorrere in tutte le stagioni purché ovviamente l’asfalto sia asciutto ed oggi l’aria 'è davvero estremamente secca. Nonostante la stagione avanzata non sembra esserci molta neve a bassa quota e la mia recente uscita a Campo Imperatore infatti lo ha parzialmente dimostrato.

Ma dalla SS 80 salendo verso il lago di Campotosto quel che non ci aspettavamo è stato trovare fanghiglia ghiacciata sempre più abbondante. Ma ormai eravamo in ballo e lentamente, molto lentamente abbiamo percorso il lungo lago con estrema cautela, soprattutto Alberto a causa delle ruote tacchettate del sul KTM.

Freddo intenso al punto che in più di un’occasione ho dovuto porre la mano guantata sui cilindri della moto per scaldarmi visto che a volte il pollice soprattutto non lo sentivo quasi più!

Lo spettacolo intorno era eccezionale col lago parzialmente gelato, cosa che accade qui quasi ogni20080216 anno e ad un certo punto abbiamo assistito ad un fenomeno meteo bellissimo. Una nuvola bassa carica di umidità passava spinta dal forte vento sugli alberi secchi del bosco scaricando l’umidita che gelava quasi all’istante: era come se qualcuno con una gigantesca bomboletta spray stesse imbiancando gli alberi!

Per fortuna è uscito il sole e dopo il lago la discesa verso Amatrice è stata più serena anche se accorta a causa dell’abbondante pietrisco sparso sulla strada!

Salaria ed a casa!

Ho ancora i brividi!

 

Il lago di Campotosto gelato