sabato 19 maggio 2007

Tre laghi e mille curve

Ho promesso da tempo a Flavio che gli avrei fatto fare un gran bel giro che non avrebbe dimenticato. Peccato che per motivi di lavoro Andrea non ha potuto essere dei nostri oggi.

Dalla Tiburtina quasi inconsapevolmente prendiamo la bella strada SS 314 Licinese che ci porta in direzione del lago del Turano. Non ci sono mai stato e mi hanno detto che è molto bello. E così è. Ci arriviamo quasi sbagliando strada da nord e ci si apre improvvisamente davanti a noi lo specchio d’acqua verde smeraldo incastonato tra monti boscosi.

La curiosità ci spinge verso Castel di Tora attraversando il ponte dove ci fermiamo per un caffé ed il ne approfitto per serrare un po’ il gioco delle forcelle anteriori che tendono a smollarsi troppo. Per raggiungere la valle del Salto ed il lago omonimo non c’è che una strada che sale a nord per poi riscendere sulla sponda occidentale.

Percorriamo quasi tutta la punta nord del lago del Salto e poi ci inerpichiamo verso gli altopiani di Rascino che sono sempre molto belli anche se la strada lascia un po’ a desiderare. La voglia c’è perché ai primi di maggio ho preso parecchia acqua quassù!

Una discesa veloce verso la SS 80 e via su verso il valico delle Capannelle. Avevo avvisato Flavio di quanto fosse bella questa salita e ne rimane entusiasta. La strada è sempre ottimamente tenuta e le curve sono tutte molto divertenti, strette ma con raggio di curvatura costante senza sorprese. C’è un tratto poi dove i cambi di direzione sono frequentissimi e divertenti.

Improvvisamente poi la strada si apre su un declivio leggero che porta al bivio con la SS 17 dopo il valico e qui la voglia di aprire è tanta. Proseguiamo per il lago di Campotosto, non ci vado da un pezzo ed è stata meta di una della mia prima uscita da che mi sono rifatto la moto. Anche la strada che costeggia il lago è fantastica per qualsiasi motociclista.

Pranzo a Campotosto e via riprendiamo la stessa strada al contrario perché vorrei raggiungere Campo Imperatore facendo tutta la bellissima SS 17 bis.

Flavio mi concede l’onore di guidare la sua bella Suzuki GSR 600. Quanta cavalleria sotto di me. Posso assaporare la potenza del motore anche aprendo il gas pochissimo. Peccato che non essendo abituato alla posizione di guida delle sportive dopo una decina di km mi fa male tutto e decido di riprendermi la mia bicicletta.

Come me e credo chiunque altro Flavio trova la SS 17 bis bellissima. Quasi sempre in quota costeggia tutto il gruppo del Gran Sasso da est ad ovest ed il tratto dopo Assergi sia prima che dopo il bivio che porta su al piazzale di Campo Imperatore offre paesaggi splendidi!

Passiamo un po’ di tempo a godere del panorama e poi ci si rimette in moto verso Castel del Monte e poi Barisciano da dove raggiungeremo L’Aquila e via di A24 fino a Roma.

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